8 motivi x legalizzare

8 Motivi per legalizzare la cannabis

Visto il grande fermento di questi giorni per il referendum e la legge sull’autocoltivazione, vediamo assieme 8 motivi per legalizzare la Cannabis.

1. Legalizzare significa togliere soldi alle mafie

legalizzazione cannabis: soldi bruciano

Ad oggi il mercato delle droghe è controllato dalla criminalità organizzata, e la Marijuana (e i suoi derivati) rappresenta la droga illegale più consumata e venduta.

Questo permette alle mafie di guadagnare oltre 9 miliardi di euro l’anno, in un mercato che anche senza legalizzazione continuerà a esistere, rimanendo però nell’illegale.

Tutti questi soldi vengono investiti in mazzette, armi, stipendi per la manovalanza criminale, ecc.; e sono i cittadini che ne pagano sempre le conseguenze più gravi.

Non a caso, anche la Direzione Nazionale Antimafia si è più volte espressa a favore di una legalizzazione.

2. Legalizzare significa creare posti di lavoro

legalizzazione cannabis: persone in fila lavoro

Nei paesi dove è legale, negli ultimi anni si sono creati migliaia di nuovi posti di lavoro nella produzione, nel commercio e nei trasporti.

A inizio anno, come pubblicato su Leafly, negli Stati Uniti le persone che lavorano nel mondo della cannabis sono già 321 mila e questo numero è destinato ad aumentare, dopo aver continuato a crescere anche durante la pandemia.

3. Legalizzare significa più entrate fiscali e meno spese burocratiche per lo Stato

Secondo le ricerche condotte da ricercatori dell’Università di Messina, il gettito fiscale derivante dalle imposte sulla vendita di cannabis, con un’aliquota simile a quella per i tabacchi, varierebbe sulla base del prezzo di vendita (da 8 a 12 euro per grammo, ipotizzando circa 37 dosi per 1.000 abitanti che rappresenta la stima del consumo di cannabis nel 2011), da 5,29 a 7,93 miliardi di euro.

I minori costi delle spese di repressione sono rappresentati essenzialmente dalla riduzione delle spese per la magistratura e il sistema carcerario (541,67 milioni di euro) e per l’ordine pubblico e la sicurezza (228,37 milioni).

Sono migliaia le persone che, per coltivazione o detenzione di cannabis, subiscono procedimenti penali o amministrativi praticamente inutili, che costano allo Stato milioni di euro ogni anno.

4. Legalizzare la cannabis significa controllare il prodotto e il suo consumo

Un prodotto legale equivale a tutela di tutti i consumatori di cannabis che oggi acquistano e consumano un prodotto scarso o addirittura potenzialmente nocivo, spesso mal conservato.

Le statistiche dicono che, nonostante le leggi proibizioniste e la dura repressione, siamo tra i primi consumatori di cannabis in Europa. L’elevata percentuale di consumatori non coincide con le percentuali di tossicodipendenti, ne tantomeno con casi di morte o intossicazioni gravi per abuso di questa sostanza.

Dato l’elevato numero di assuntori, se oggi non vi è alcuna crisi sanitaria nonostante non ci sia alcun controllo sul prodotto consumato, perché dovrebbe essere pericoloso permettere agli stessi di acquistare legalmente cannabis?

Inoltre, nei paesi dove è legale si è registrato un minor consumo proprio da parte dei giovanissimi, che dove è illegale oggi acquistano liberamente da spacciatori.

A chi vende illegalmente qualcosa, interessa solo il denaro dell’acquirente e non l’età.

In tutti i Paesi in cui la cannabis è legale, ai minorenni è vietato entrare in locali autorizzati alla vendita. E dove esistono attività commerciali che vendono legalmente le migliori infiorescenze di cannabis, non esistono spacciatori illegali.

5. Legalizzare NON significa incitare al consumo

cannabis in provetta

Nei paesi dove la marijuana è stata regolamentata, non si è assistito ad un impressionante aumento del consumo come i proibizionisti “temono”, al contrario il consumo è rimasto stabile. In alcuni stati, è addirittura diminuito.

In più anche qui, legalizzare la cannabis farebbe diminuire il consumo anche per la perdita del cosiddetto “gusto del proibito”.

6. Legalizzare la cannabis significa poter combattere meglio la piaga delle droghe pesanti

Legalizzazione cannabis: combattere droghe pesanti

Le droghe pesanti non corrispondono a quelle più vendute, ma sicuramente a quelle più pericolose, che causano danni alle persone e costi alla società.

Se la Giustizia e le Forze dell’Ordine non devono più perdere tempo dietro a reati connessi alla Cannabis, potranno concentrarsi meglio sul contrasto alle droghe pesanti.

7. Legalizzare significa maggiore disponibilità per i malati

legalizzazione: cannabis medica

Sono decine di migliaia i pazienti italiani a cui lo Stato (sulla carta) riconosce il diritto di acceder alla cannabis medica.

Pazienti a cui però nel 95% dei casi non è possibile fornire la quantità prescritta e a volte nemmeno parte di essa.

A questi si aggiungerebbero altre centinaia di migliaia (c’è chi dice qualche milione) di pazienti che potrebbero tarre benefici dalle cure a base di Cannabis.

Legalizzando, la produzione aumenterebbe e non ci sarebbero più carestie di prodotto nelle farmacie.

8. Legalizzare la cannabis significa progresso

La guerra alla droga (o meglio ai consumatori) ha oggettivamente fallito.

Nel corso dei decenni i paesi hanno speso miliardi per contrastare il traffico di droga senza riuscire a rallentarlo, anzi mandando tanti cittadini incontro a problemi giudiziari se non peggio.

Tanti paesi, tra cui in primis gli Stati Uniti, esportatori della guerra alla droga, hanno capito che è il momento di cambiare rotta.

Legalizzare significa quindi progresso nei diritti civili e nelle libertà personali, fin quando questi non ledono i diritti e le libertà altrui.

In questi 8 motivi per legalizzare la cannabis abbiamo raggruppato gli argomenti più pertinenti, che a loro volta possono essere approfonditi e ulteriormente ampliati.

Articolo a cura dello Staff di Hemport.it

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